Uno dei collegamenti più importanti, e che spesso viene sottovalutato, è quello che noi definiamo ASSE INTESTINO-CERVELLO. In sostanza, i due organi sono talmente collegati che quello che mina la salute del cervello colpisce l’intestino e quello che mina la salute intestinale colpisce il cervello. Da una decina d’anni questo è un tema molto caldo per la medicina e, a livello di ricerca e di avanguardia medica si sa davvero molto, purtroppo tutte queste informazioni non sono ancora parte della pratica medica di tutti i giorni, così come tanti altri temi legati alla nutrizione. Noi del Metodo Apollo siamo stati pionieri a collegare l’asse intestino cervello alla psoriasi, e non semplicemente dicendo “È stress”, ma spiegando a fondo i motivi.
L’articolo che pubblichiamo si ispira ad un bellissimo post pubblicato da Paleomom, che potete trovare qui:
https://translate.google.it/translate?hl=it&sl=en&u=http://www.thepaleomom.com/2012/02/how-mood-and-gut-health-are-linked.html&prev=search
Da questa base però troviamo corretto aggiungere molte delle nostre informazioni, che sono ovviamente estremamente empiriche e testate sulle migliaia di persone che compongono il gruppo.
Iniziamo da un po’ di anatomia spicciola, fondamentale per capire il collegamento reale tra l’intestino e il sistema nervoso centrale (e con esso anche quello periferico).
L’intero intestino è rivestito da una fitta rete di neuroni incorporati direttamente nelle pareti del nostro esofago, dello stomaco, del tenue, del retto e del colon. Questo sistema di fibre nervose è chiamato Sistema Nervoso Enterico, che presenta un numero di neuroni addirittura maggiore che nel midollo spinale o del sistema nervoso periferico. Questa rete di neuroni è così vasto, che è stato coniato il termine “secondo cervello”. Esso ha il compito molto importante di regolare tutti i vari aspetti della digestione, dalla demolizione del cibo, all’assorbimento e all’eliminazione dei rifiuti.
Alla luce di questa indicazione diventa palese che il cervello abbia un effetto diretto sul sistema digestivo. Ad esempio, il solo pensare al cibo può rilasciare enzimi digestivi nello stomaco prima ancora di mangiare. Se siamo nervosi o stressati, il nostro stomaco può sentirsi sconvolto, oppure se siamo ansiosi o nervosi il colon può irritarsi come se ci fosse una infezione in atto. Ma cerchiamo di capire come funziona…
Il cervello invia segnali a tutti i nervi nel nostro corpo. Questi segnali sono essenziali per tutto, dal respirare al muovere le gambe per poter camminare. Una grande parte dell’attività del cervello è diretto al Sistema Nervoso Autonomo che è composto da due grandi assi: il sistema Ortosimpatico e il sistema Parasimpatico.
Si definisce autonomo in quanto non è dipendente dalla nostra volontà, se vogliamo contrarre un braccio occorre uno stimolo volontario, al contrario la peristalsi intestinale non richiede intervento alcuno da parte nostra, altrimenti dovremmo stare tutto il giorno a pensare di contrarre i muscoli lisci del colon per favorire l’evacuazione dei nostri rifiuti…
Vediamo nel dettaglio questi sistemi
Il sistema simpatico, o Ortosimpatico
E’ formato da una serie di gangli incolonnati destri e sinistri che corrono nei pressi della colonna vertebrale, o per dirla in termini anatomici, in senso mediale alla colonna. Da questi gangli partono i nervi che vanno agli organi che non hanno bisogno di una azione volontaria per essere utilizzati, quindi l’intestino, il cuore, gli organi respiratori e gli organi digerenti.
Le funzioni del simpatico sono di tipo eccitatorio e rispondono all’antico sistema del “flight or fight”
- la messa in circolo di catecolamine da parte della midollare del surrene. (La noradrenalina e adrenalina nel circolo sanguigno determinano numerosi effetti tra cui la liberazione di CRH da parte dell’ipotalamo. Il CRH determina il rilascio di ACTH da parte dell’adenoipofisi che stimola la zona fascicolata a mettere in circolo cortisolo, ormone essenziale per l’adattamento allo stress.);
- l’aumento del volume sistolico del cuore, della sua frequenza e della pressione sanguigna;
- la dilatazione delle arterie coronariche (coronariodilatazione);
- la dilatazione dei vasi dei muscoli scheletrici;
- la contrazione dei vasi sanguigni periferici;
- la costrizione dei vasi di cute ed organi viscerali (fatta eccezione per cuore e polmoni);
- la promozione dell’idrolisi del glicogeno (glicogenolisi) e diminuzione della secrezione di bile nel fegato;
- le secrezioni nel pancreas (inibizione);
- la diminuzione della mobilità intestinale con dei movimenti del tratto gastro-intestinale.
Su questi effetti, andando a fondo di quelli che maggiormente ci riguardano, torneremo dopo.
Il Sistema Nervoso Parasimpatico
Il sistema non ha dei gangli, ma è in pratica formato dai rami del Nervo Vago, un nervo che partendo dal cervello (decimo paio di nervi cranici) “vaga” per tutto il torace e l’addome con i suoi rami, e arriva anche ai lombi dove interviene nell’erezione e nell’eiaculazione…
Se il simpatico interviene nei meccanismi di lotta per la vita e in risposta allo stress, il parasimpatico è collegato a quello che gli inglesi chiamano “rest and digest”, cioè riposo e digestione, quindi ad una fase di relax e recupero.
Le funzioni del parasimpatico sono in un certo senso contrarie a quelle del simpatico
- secrezione abbondante delle ghiandole salivari
- contrazione della muscolatura liscia dei polmoni, riduzione del volume
- dilatazione dei vasi sanguigni dei genitali e delle ghiandole dell’apparato digerente
- diminuzione del volume sistolico del cuore, della sua frequenza e della pressione sanguigna
- costrizione delle coronarie
- aumento della secrezione dello stomaco, inibizione degli sfinteri e mobilità aumentata
- maggiore mobilità delle pareti intestinali
- il fegato promuove la glicogenesi e aumenta la secrezione di bile
- il pancreas promuove la secrezione
- la vescica stimola la parete e inibisce lo sfintere
Questa è una immagine che va spiegata, è il sistema digerente visto da dietro (senso postero-anteriore) con la sua innervazione simpatica, orto e para. Sono ben visibili i gangli del simpatico e una buona porzione del nervo vago.
Adesso che abbiamo visto i due sistemi, e abbiamo capito che tra di loro sono antagonisti il prossimo ragionamento viene da se, per godere a pieno di una buona salute occorre che i due sistemi siano in equilibrio, un eccesso di un sistema piuttosto che di un altro altera moltissime funzioni, quelle digestive, quelle cardiache, quelle respiratorie, quelle circolatorie e quelle sessuali, so che queste ultime vi interessano di più, ma manteniamo l’attenzione su quello che è più connesso alla psoriasi.
Stress, ansia, depressione e forti emozioni negative diminuiscono la vostra attività cerebrale parasimpatica, che diminuisce l’attivazione del nervo vago, dovuto ad una iperattivazione del simpatico. Questo ridurrà la secrezione pancreatica e causerà una scarsa funzionalità della colecisti, ridurrà la produzione di acido dello stomaco, diminuirà la motilità intestinale, diminuirà il flusso di sangue intestinale, e sopprimerà il sistema immunitario intestinale.
Ora con una ridotta produzione di acido gastrico, di enzimi pancreatici, di sali bilari, con una ridotta motilità intestinale la digestione tende a perdere di qualità in maniera determinante, e ormai penso sia chiaro a tutti il collegamento tra la digestione e la pelle.
Quando questa ridotta attivazione del nervo vago è persistente, il rallentamento di tante funzioni digestive prolungate nel tempo è una delle principali cause di SIBO, un aumento della crescita di lieviti patogeni e batteri nell’intestino tenue, tratto che dovrebbe essere il più possibile pulito da microorganismi data la grande quantità di sostanze nutritive che devono essere assorbite, questi non sono i batteri benefici che invece vorremmo avere nel colon, dove l’assorbimento è terminato e l’attività metabolica batterica riesce a recuperare il nostro scarto e a produrre vitamine, acidi grassi a catena corta che tanto sono fondamentali per la nostra salute.
Questi lieviti “cattivi” e batteri vari contribuiscono ad un aumento della permeabilità intestinale (Leaky Gut per gli amici) al di là di ciò che è già causato da glutine, caseina, lectine e saponine varie. Anche in assenza di alimenti favorenti la permeabilità la SIBO può portare ad un intestino sufficientemente permeabile da produrre infiammazione “low grade” che sfocia poi in sindrome metabolica. Questo effetto del cervello sull’intestino è il motivo per cui le persone che soffrono di depressione spesso hanno anche stitichezza cronica o soffrono di sindrome dell’intestino irritabile.
Risulta difficile da credere, ma alla luce di quanto spiegato, ansia, stress e depressione ci portano dritti dritti a bucherellare il nostro intestino.
Il problema è che un intestino in sofferenza ha effetti diretti sulla salute cerebrale, per cui il rischio è che si crei un circolo vizioso tra questi due organi così collegati, ansia, leaky gut, più ansia, più leaky gut e via così…
Per essere ancora più pignoli, sembra che il 90% delle fibre del nervo vago trasportino informazioni dall’intestino al cervello e non viceversa. Ci sono prove scientifiche che suggeriscono che l’intestino può comunicare direttamente con il cervello, e che quindi possono incidere profondamente sul nostro umore e sulle nostre emozioni, che come ben sapete nascono dal nostro cervello.
Oltre agli impulsi nervosi che un intestino danneggiato manda al cervello esistono tutta una serie di segnali chimici infiammatori. Quando l’intestino diventa permeabile ed infiammato, le citochine infiammatorie (segnali chimici di infiammazione) viaggiano dall’intestino al cervello tramite la circolazione ematica.
Queste citochine infiammatorie attraversano facilmente la barriera emato-encefalica e attivano le cellule immunitarie residenti del cervello, le cellule della microglia, per cui si chiude il nostro cerchio, un intestino infiammato è in grado di portare infiammazione anche dentro al cervello. Anzi non è finita, un cervello infiammato peggiora la trasmissione degli impulsi nervosi nel vago, favorendo quindi un aumento dello stress…
Il chiedersi se si infiamma per primo il cervello o per primo l’intestino diventa qualcosa come chiedersi se viene prima l’uovo o la gallina, ma a poco serve rispondere, una volta dentro il sapere chi è stato prima a poco serve.
Dobbiamo aggiungere anche qualche considerazione di carattere endocrino, una attivazione ortosimpatica cronica porta ad una iperproduzione di cortisolo, che ha i seguenti effetti ( tra gli altri ovviamente)
- Diminuzione dell’attività immunitaria, favorendo quindi saprofiti e patogeni
- Diminuzione del ricambio cellulare, enterociti e cellule del derma ne sono particolarmente colpiti, favorendo quindi l’aumento della permeabilità
- Vasocostrizione periferica, con un peggioramento dell’apporto di ossigeno al derma, e con un peggioramento del nutrimento. Abbiamo già visto quanto una buona ossigenazione sia importante nella psoriasi, l’ozonoterapia infatti ha la sua efficacia…
- Aumento della glicemia e dell’infiammazione sistemica dovuta alla maggiore attività della delta 5-desaturasi
Uno stress cronico poi peggiora il sonno e il recupero, portando quindi ad un esaurimento surrenale che davvero ha un grande impatto su tutto il nostro sistema endocrino, trovate due video molto belli che approfondiscono questi meccanismi
http://www.psoriasimetodoapollo.com/tiroide-psoriasi-quello-avresti-voluto-sapere/
http://www.psoriasimetodoapollo.com/stress-e-psoriasi/
Ora che questo collegamento è più chiaro la domanda è “cosa possiamo fare?”
- Diminuire lo stress (sappiamo non è facile, ma possibile)
- Miglioriamo la nostra alimentazione e iniziamo a curare l’intestino.
Trovate nel nostro libro, nelle nostre linee guida e nel nostro blog una enormità di consigli, sappiamo cosa fare, diamoci dentro.
In Bocca al lupo
Lo staff del Metodo Apollo
A cura di: Paolo Antolini