Tutto quello che devi sapere sull’istamina – parte 2

Questa è la seconda puntata relativa all’istamina, questa volta però complichiamo le cose.
Questo post non è per tutti, per qualcuno sarà davvero tecnico, ma come al solito cercheremo di parlare potabile e rendere una materia ostica come la biochimica comprensibile ai più…

In questo secondo post dedicato alle anomalie del metabolismo dell’istamina, uniremo due argomenti, metilazioni e allergie. Un collegamento che in pochi fanno, e nessuno in Italia, è quello che lega le vie metaboliche dell’istamina con quelle delle metilazioni ad ampio raggio.
Un malfunzionamento sulle vie metilatorie comporta spesso e volentieri una perdita della capacità di gestire l’istamina.

Prima di leggere questo articolo, il consiglio è quello di rileggere il primo, renderà tutto più facile:

http://www.psoriasimetodoapollo.com/listamina-questa-sconosciuta/

Esploreremo:

  • l’affascinante mondo delle ammine biogene
  • come l’istamina si forme dentro e fuori dal nostro corpo
  • come l’istamina influisce sulla nostra salute fisica e mentale
  • perché alcune persone, soprattutto le donne, sono più sensibili all’istamina di altri
  • perché le reazioni agli alimenti ad alto contenuto di istamina possono essere così imprevedibili e confuse

 

L’alchimia della ammine biogene

L’istamina appartiene ad una classe di molecole chiamate ammine biogene, potenti molecole a base di aminoacidi che hanno funzione di segnalazione.
Gli aminoacidi sono i mattoni che costituiscono le proteine, l’istamina, come ormai sapete, deriva dall’istidina.
Le ammine biogene sono utilizzate da tutti i tipi di piante e animali per regolare importanti funzioni corporee. Le cellule sono in grado di sintetizzare ammine biogene, le generano e le rilasciano in quantità molto piccole, hanno modalità paracrina, si legano a specifici recettori sulle cellule bersaglio vicine, innescando risposte mirate all’interno di tali cellule.
Non appena il messaggio viene recapitato, le ammine biogene sono velocemente degradate attraverso specifici enzimi per mantenere il loro enorme effetto biologico ben modulato.
Al fine di trasformare un aminoacido base in una ammina biogena, tutto quello che va fatto è rimuovere il suo “gruppo carbossilico.” Questa rimozione richiede particolari enzimi chiamati decarbossilasi.

enzima decarbossilasi
L’enzima decarbossilasi trasforma l’aminoacido in ammina biogena rimuovendo il gruppo carbossilico

 

Il meccanismo è davvero affascinante, ma le ammine biogene come l’istamina non sono create solo all’interno dei nostri corpi per fini utili. Molte specie di batteri e lieviti contengono decarbossilasi, e anche loro sono in grado di produrre ammine biogene a partire dalle proteine contenute ​​negli alimenti che ci piace mangiare. Carne, pesce, pollame e latticini sono ricchi di proteine, e quindi ricchissime di aminoacidi decarbossilabili. Ogni volta che un alimento ad alto contenuto proteico come la carne, il pollame, o pesce non viene immediatamente consumato o congelato, i microrganismi presenti nell’ambiente si mettono subito al lavoro, abbattendo le sue proteine ​​in frammenti sempre più piccoli, estremamente vari, e composti spesso puzzolenti, tra cui proprio le ammine biogene. Nel nostro organismo, o comunque in un tessuto vivente le ammine biogene sono distrutte quasi immediatamente dopo la loro creazione attraverso enzimi specifici. Nei tessuti morti invece, le ammine biogene prodotte durante la fermentazione si accumulano. Questo è il motivo per cui più è vecchio un alimento, più alto è il suo livello di ammine biogene.
Alcune ammine biogene hanno odori sgradevoli, che possono essere utili per capire se un alimento è andato a male, ma l’istamina in sé non ha alcun sapore ed è inodore, per cui non è possibile utilizzare il “naso” per rilevare la sua presenza.
A peggiorare le cose, noi esseri umani effettivamente fermentiamo i cibi di proposito. Aggiungiamo fermenti lattici per fare il formaggio e lo yogurt. Aggiungiamo lievito all’uva per fare il vino. Nel processo, alimenti come il latte, l’uva, e la carne, che nelle loro forme fresche sono praticamente privi di istamina, possono diventare molto ricchi di istamina e di altre ammine biogene.
Così l’istamina può venire da dentro di noi o dall’esterno, ingerendola dai cibi che mangiamo. Altra fonte può essere quella dei batteri nel nostro intestino, che a loro volta fermentano i cibi che ingeriamo.
Ecco un elenco delle ammine biogene più comuni e gli aminoacidi da cui derivano.
Quelle in grassetto sono le più coinvolte nelle intolleranze alimentari. Qualcuna ha davvero un nome macabro, ma rende l’idea.

 

AMMINOACIDO AMMINE BIOGENE
Arginina Agmantina, Putrescina, Spermina, Spermidina
Istidina Istamina
Lisina Cadaverina
Ornitina Putrescina, Spermina, Spermidina
Fenilalanina Feniletilamina
Triptofano Triptamina, Serotonina
Tirosina Tiramina

 

L’istamina è un importante molecola messaggera responsabile di un numero impressionante di effetti biologici nel nostro corpo, aiuta a regolare diverse funzioni corporee, come la digestione, il sonno, la funzionalità sessuale, la pressione sanguigna e il cervello.

Come può una molecola fare tante cose diverse?

Il segreto della versatilità dell’istamina è che può causare una varietà di differenti risposte nelle cellule vicine, a seconda del tipo di cellule che si trovano nelle vicinanze, e quali recettori sono sulle loro superfici.
Solo alcune cellule del nostro corpo sono in grado di produrre l’istamina:

  • Cellule del sistema immunitario: mastociti e basofili
  • Apparato digerente: Cellule enterocromaffini della parete gastrica e alcuni batteri intestinali
  • Sistema nervoso: Neuroni istaminergici, SNC e SNP

L’istamina può legarsi a quattro diversi tipi di recettori, e ogni recettore risponde a suo modo speciale per istamina.

 

istidina-istamina
L’enzima istidina decarbossilasi (HDC) trasforma istidina in istamina. La molecola di istamina si lega poi a uno dei quattro diversi tipi -H1, H2, H3, H4- posizionati in luoghi diversi e che svolgono funzioni diverse in tutto il corpo . (Illustrazione di Suzi Smith)

 

Mescolando e la diverse posizioni cellulari, i tipi di recettori, e le cellule bersaglio, una piccola molecola come l’istamina può compiere una grande varietà di compiti.

Ad esempio, quando l’istamina si lega alle cellule speciali nella parete dello stomaco, l’acido cloridrico viene secreto.
Quando l’istamina si lega ai recettori sulla superficie delle cellule dei grandi vasi sanguigni, le arterie si dilatano, abbassando la pressione.
Quando si lega a vasi più piccoli chiamati capillari, diventano più permeabili e i fluidi trasudano, con reazioni quali naso che cola, edemi, gonfiore e ritenzione idrica.

 

funzioni dell'istamina
Diagramma di riepilogo delle funzioni dell’istamina (Diagramma adattato da Maintz 2007 Am J Clin Nutr 85: 1185-1196)

 

L’istamina, per fare un paragone, è come una farfalla, vive veloce e muore giovane. Non appena trasporta il suo messaggio, tramite uno speciale processo chimico nella cellula bersaglio è immediatamente distrutta per evitare che impazzisca il metabolismo cellulare.
Se mangiamo alimenti ricchi di istamina, vale a dire dei salumi stagionati o un pezzo di formaggio stagionato, ci sono enzimi specifici nel nostro intestino pronti a degradare l’istamina prima che il cibo sia assorbito nel circolo sanguigno.
Le cellule che rivestono l’intestino tenue e il tratto superiore del colon rilasciano un enzima chiamato Diammina ossidasi (DAO) molto presente nel tratto gastrointestinale, che crea la prima linea di difesa contro l’esposizione eccessiva di istamina da cibi e bevande .
L’istamina che riesce a passare il DAO, dovrà fare i conti con un altro enzima ad azione distruttiva, l’istamina-N-metiltransferasi (HNMT), che si trova all’interno delle cellule dell’epitelio di rivestimento degli enterociti.

 

DAO
La maggior parte di istamina che consumiamo viene neutralizzata da DAO rilasciato nel tratto gastrointestinale o dal HNMT che si trova nelle cellule che rivestono l’intestino. Questi enzimi impediscono all’istamina in eccesso di entrare nel flusso sanguigno. [Illustrazione di Suzi Smith; Adattato da Kovacova-Hanuskova 2015 Allergol Immunopathol (Madr) 43 (5): 498-506]

 

La maggior parte dei casi di intolleranza all’istamina si pensa siano causati da livelli inadeguati o da anomalia funzionale di questi enzimi, soprattutto DAO…
Se gli enzimi sono carenti, l’istamina può passare ed entrare nel flusso sanguigno e iniziare il suo viaggio interno al corpo, volenti o nolenti, avrà via libera alle nostre cellule.

 

Reazioni istamina

In circostanze normali, piccole quantità di istamina sono innocue e non intralciano lo svolgimento del lavoro quotidiano del nostro metabolismo. Ma ci sono un sacco di scenari che possono portare ad un eccessivo accumulo di istamina.

 

la dose fa il veleno

 

Come per ogni tossina, “la dose fa il veleno.” Individui sani dovrebbero essere in grado di gestire gli alimenti che contengono da 50 a 100 mg/kg di istamina, ma le persone con intolleranza all’istamina generalmente reagiscono a livelli molto più bassi. I tipi di reazioni che si possono verificare dipendono principalmente a quanta istamina siamo esposti e a che zona del corpo è interessata. Le reazioni si dividono in cinque categorie generali; i primi quattro scenari possono capitare a chiunque:

  1. L’anafilassi-massiccia, da rilascio endogeno di istamina nel sangue scatenata da reazione allergica
  2. “Avvelenamento SGOMBROIDE”, causato dal mangiare pesce andato a male, che può contenere più di 500 mg/kg di istamina
  3. Reazioni allergiche localizzate, congestione sinusali, orticaria
  4. Il sovraccarico da istamina quando si esagera con cibi ricchi di istamina
  5. L’intolleranza all’istamina, questa accade solo a persone sensibili con dosaggi inferiori a 50mg/kg

 

Reazioni Anafilattiche

Se siete allergici alle arachidi e affondate il cucchiaio in una tazza di burro di arachidi, le cellule del sistema immunitario lanceranno una massiccia dose di istamina che inonderà il flusso sanguigno, seminando il caos più totale, tra cui il restringimento delle vie respiratorie che possono portare a morte per soffocamento. Questo è l’istamina da crisi.

 

Avvelenamento sgombroide

sgombro

 

La maggior parte di noi, in qualche momento della vita ha avuto un’intossicazione alimentare dopo aver mangiato frutti di mare cattivi. Si definisce “Avvelenamento Sgombroide”, è una reazione estrema al pesce andato a male che può essere molto elevato in istamina, in genere può addirittura essere superiore a 500 mg/kg.
Tuttavia, la relazione tra i livelli di istamina e grado di tossicità non è semplice; sembra che altre due ammine biogene possono anche svolgere un ruolo in queste gravi reazioni: putrescina e cadaverina.  Entrambe queste ammine interferiscono con l’attività del DAO, e quindi rendono più facile all’istamina arrivare nel nostro sangue.
Alcune specie di pesci sono più frequentemente associati con l’avvelenamento sgombroide, e la maggior parte di essi sono pesci dalla polpa scura, particolarmente ricchi di istidina

Ricciola Sgombro Tonno
Acciughe Mahi Mahi Salmone*
Bluefish Marlin Pesce spada*
Cape Yellowtail Pilchards
Aringa Sardina
[* Salmone e pesce spada sono comunemente associati con l’avvelenamento Sgombroide pur non avendo livelli particolarmente alti di istidina nei loro tessuti.]

 

Reazioni allergiche localizzate

Negli esseri umani, l’istamina è meglio conosciuta per il suo ruolo nella risposta allergica del corpo. Se siete allergici al polline, e passate attraverso un campo di fiori, le cellule che rivestono i seni nasali reagiranno in modo eccessivo e rilasceranno troppa istamina, causando lacrimazione, starnuti, e così via.
Oppure, se la pelle è esposta a un prodotto irritante si può sviluppare orticaria. Molte persone con allergie prendono un farmaco antistaminico per bloccare gli effetti di un eccesso di istamina.

 

L’istamina in overdose

La maggior parte degli individui sani possono tollerare una quantità che va da circa 50 a 100 mg/kg di istamina in alimenti per pasto,  ma superare questo limite può causare sintomi anche in persone senza anomalie.
La nostra naturale capacità di neutralizzare l’istamina è molto variabile, per cui alcune persone possono sopportare un sacco di alimenti ad alto contenuto di istamina, mentre altri sono più sensibili.

 

L’istamina intolleranza

“Il termine ‘istamina intolleranza’ è stato introdotto come denominatore comune per i sintomi come dolori addominali, flatulenza, diarrea, mal di testa, prurito (prurito), blefaredema (occhi gonfi), orticaria (orticaria), rinorrea (naso che cola), dismenorrea (problemi relativi al ciclo mestruale), ostruzione respiratoria (difficoltà di respirazione), tachicardia (battito cardiaco), extrasistoli (palpitazioni) e ipotensione (bassa pressione del sangue) che si verificano dopo il consumo di alimenti ricchi di istamina. “[Komericki 2010]¹¹)

L’intolleranza all’istamina colpisce almeno l’1% della popolazione, e l’80% delle persone colpite sono di mezza età.

 

Quali sono le cause dell’intolleranza all’istamina?

La maggior parte dei casi di intolleranza si pensa siano causati da livelli anormalmente bassi di quantità o di attività del DAO.
Il DAO si trova solo in alcuni distretti del corpo: l’intestino tenue, il colon ascendente, nei reni, nel fegato e nella placenta.
Pertanto, tutto ciò che provoca danni temporanei o permanenti a uno di questi organi potrebbe influenzare potenzialmente la funzionalità del DAO, in particolare il danno all’intestino, perché è lì che il DAO è più attivo.
Gli esempi includono la chemioterapia, la malattia di Crohn, la malattia celiaca, le malattie renali, l’insufficienza epatica, o un intervento chirurgico.
A queste aggiungiamo la SIBO, e la Leaky GUT. Ad ogni modo un intestino infiammato, avrà capacità di sintesi assai minori rispetto ad un intestino integro.
Anche in questo caso assistiamo alla creazione di un altro pericoloso circolo vizioso, infiammazione, istamina, maggiore infiammazione.
Anomalie genetiche nel DAO svolgono un ruolo in alcuni casi di intolleranza.
Il DAO richiede vitamina B6, vitamina C, rame e zinco al fine di funzionare correttamente, quindi se siete carenti di uno di questi microelementi, la tolleranza può diminuire fortemente.
L’HNMT, invece, si trova in quasi tutti gli organi del corpo, compresi nelle cellule cerebrali e globuli rossi. Con l’HNMT si unisce l’altro capitolo di nostro interesse, che è quello dell’efficienza metilatoria. L’HNMT catalizza lo spostamento di un gruppo metile dal SAM, che è uno dei massimi donatori di gruppi metile nel nostro metabolismo, all’istamina, trasformandola in N-metlistamina.

Se siete portatori di polimorfismi MHTFR, la produzione di SAM-E è notevolmente ridotta, e con essa la disponibilità di substrato necessario alla degradazione dell’istamina stessa.

Purtroppo nel nostro organismo tutto è collegato, ogni ciclo deficitario, influenza tutti quelli che sono collegati.

 

HER-stamine?

donne e istamina

 

Circa l’80% delle persone con istamina intolleranza sono donne. Ciò accade perché gli estrogeni e l’istamina si rafforzano a vicenda, il che significa che gli estrogeni aumentano i livelli di istamina e viceversa. Dal momento che le donne hanno livelli più elevati di estrogeni rispetto agli uomini, di conseguenza hanno livelli più elevati di istamina rispetto agli uomini. E ‘ovvio quindi che bastano minori quantità di cibi ad alto contenuto di istamina per sopraffare gli enzimi istamina-distruttori.
L’istamina è nota per aumentare la produzione di estrogeni.
Questo è un fattore molto importante al quale pensare, perché ingerire grandi quantità di istamina da un giorno all’altro può mettere le donne su un ottovolante ormonale dovuto al fluttuante livello di estrogeni.
Le donne possono essere più sensibili all’istamina negli alimenti durante i vari punti del ciclo, quando i livelli di estrogeni sono più alti, cioè tutta la fase antrale fino all’ovulazione, oppure se si stanno assumendo integratori di estrogeni.
L’istamina provoca il rilascio di ossido nitrico nelle arterie che circondano il cervello, che porta a mal di testa e getta le basi per le famose “emicranie mestruali”.
Le donne hanno un maggior numero di recettori H1 nel cervello rispetto agli uomini, il che significa che il cervello delle donne è naturalmente più sensibile all’istamina (vedere la sezione salute mentale sotto).
Uno dei molti ruoli naturali dell’istamina nel corpo è quello di stimolare la contrazione dell’utero. Questo spiega perché l’intolleranza all’istamina può causare o peggiorare crampi pre-mestruali.
Soprattutto è affascinante che le donne in gravidanza in genere si sentono meno afflitte da allergie e intolleranze, perché la placenta produce fino a 500 volte la quantità normale di DAO, l’enzima che distrugge l’istamina, al fine di proteggere il feto dalla tossicità dell’istamina stessa.

Qui ci teniamo ad aggiungere un paio di considerazioni, davvero da prendere come buttate li…

  • In gravidanza assistiamo spesso alla remissione dalla psoriasi, e questo è uno dei fattori che possono essere coinvolti
  • Sarebbe molto interessante approfondire il legame estrogeni-istamina alla luce di patologie come l’ovaio policistico

 

istamina e cervello
Sebbene molecole di istamina si trovino sia nel corpo che nel cervello, non attraversano la barriera emato-encefalica. Tuttavia, l’intolleranza all’istamina può comunque influenzare la salute mentale.

 

L’istamina agisce come un importante neurotrasmettitore nel cervello, dove aiuta a regolare la risposta allo stress, la vigilanza, la funzione sessuale, i cicli sonno-veglia, l’attenzione, l’apprendimento e la memoria.
Anche se non sono a conoscenza di dati scientifici che dimostrino specificamente un collegamento formale tra intolleranza all’istamina e disturbi dell’umore, le persone con intolleranza all’istamina soffrono comunemente sintomi di panico, insonnia, ansia, e fatica.
L’istamina non è in grado di passare la barriera emato-encefalica, per cui ci chiediamo come mai, anche in presenza di un eccesso di istamina ematica poi si presentino sintomi nervosi.

Una possibile spiegazione è che la maggior parte dei sintomi di ansia nelle persone con intolleranza all’istamina non vengono generati nel cervello, ma nel corpo, tramite la capacità dell’istamina di aumentare i livelli nel sangue di altre molecole di segnalazione importanti, soprattutto l’adrenalina.
L’adrenalina è l’ormone “fight or flight”.
Anche l’adrenalina non attraversa la barriera emato-encefalica, ma nel corpo, può innescare i sintomi di panico, cuore in gola, ansia, nausea, sudorazione, insonnia, mancanza di respiro, tremori, etc.
Un’altra interessante possibilità è che l’istamina aumentando i livelli di estrogeno nel corpo aumenti la quantità di estrogeni cerebrali. Come ogni donna sa, gli estrogeni possono avere potenti effetti sull’umore, a volte positivo, a volte negativo (il rapporto tra estrogeni e l’umore è molto complicato). Una volta all’interno del cervello, gli estrogeni stimolano il rilascio di istamina, si crea quindi un altro circolo vizioso, più istamina, più estrogeni e più istamina.

 

E le altre ammine biogene

Negli alimenti, l’istamina non è mai sola, è sempre accompagnata da una notevole quantità di altre ammine biogene. Questo rende i sintomi e la diagnosi di intolleranza all’istamina complicata e talvolta piuttosto imprevedibile.
Putrescina e Cadaverina negli alimenti possono causare problemi interferendo con l’attività del DAO, rendendo più difficile per noi la degradazione dell’istamina nel nostro intestino. Questo può aumentare il livello di istamina al quale siamo esposti.
Più alto è il livello di putrescina e cadaverina in un alimento, maggiore è il livello effettivo di istamina.
La Tiramina è degradata non dal DAO, ma da un enzima diverso chiamato monoamino-ossidasi (MAO). La Tiramina è quindi nota per causare problemi nelle persone che assumono antidepressivi antiquati chiamati “MAO-inibitori”, i quali bloccano la distruzione della tiramina. Se la tiramina si accumula, si possono verificare forti mal di testa e una pericolosa pressione alta sanguigna.
Qui esiste un altro collegamento importante, i soggetti con polimorfismi sul MAO A e sul MAO B, sono esposti ad un alterato effetto dell’istamina, sia per l’effetto simbiotico con le altre ammine che non vengono degradate efficacemente, sia per l’effetto sul tono umorale dovuto alla non corretta degradazione dei neurotrasmettitori.
Sui polimorfismi MAO apriremo un capitolo a parte, perché sono un aspetto cruciale nella ricerca di uno stato di salute ottimale.
Nei soggetti con alterazioni sui MAO, o sotto l’effetto di farmaci MAO inibitori possono avere emicranie e pressione alta dovute all’attività della cadaverina e della putresceina.

 

E non è solo di istamina che si parla… Altri fattori

Non è semplice capire se si soffre di intolleranza all’istamina oppure no…
Oltre al fatto che altre ammine biogene possono influenzare tutto il sistema attraverso il cibo che mangiamo, ci sono molte altre variabili che determinano come vi sentite quando mangiate un cibo ad alto contenuto di istamina.
È impossibile sapere la quantità di istamina in un determinato alimento, lo stesso cibo può contenere concentrazioni diverse in base al suo stato di conservazione.

  • Alcuni farmaci interferiscono con l’attività del DAO, compresi i FANS come l’ibuprofene
  • I livelli di estrogeni stimolano la produzione di istamina
  • Lo stress e le cellule immunitarie in risposta a danni fisici o allergici possono liberare istamina e altre sostanze pro-infiammatorie
  • L’alcol interferisce con l’attività del DAO
  • Anche se a bassa istamina, i “cibi allergizzanti” stimolano direttamente mastociti a liberare istamina. Nel precedente articolo trovate i cibi che più comunemente possono scatenare istamina endogena.
  • Ci sono cibi a basso contenuto proteico, spesso alimenti vegetali, a bassa istamina naturalmente ricchi di istidina, che si trasforma in istamina sotto le giuste condizioni
  • Alcune specie di batteri intestinali contengono istidina decarbossilasi e quindi in grado di generare istamina dalle proteine ​​negli alimenti che mangiamo.
    Questo è più probabile che si verifichi con alimenti che sono difficili per noi da digerire completamente, perché tali alimenti arrivano più in basso nel nostro sistema digerente, nel colon soprattutto, dove la maggior parte dei batteri vive. Questo è solo uno dei motivi per cui ha senso ridurre al minimo gli alimenti “fermentabili” come i legumi e i cibi ricchi di proteine poco digeribili ​​come glutine e caseina, che gli esseri umani non possiedono la capacità di abbattere in maniera efficiente.
    Questa è una delle chiavi per cui soggetti che non risultano intolleranti al glutine, possono comunque avere problemi dalla sua ingestione. Essendo una proteina che supera indenne il tenue e arriva al colon, può diventare substrato ottimale per la produzione di grandi quantità di istamina e di altre ammine biogene.

Le persone intolleranti all’istamina possono anche sperimentare pressione alta o bassa, a seconda delle circostanze!
L’istamina abbassa la pressione sanguigna in molti casi.
Tuttavia, l’istamina innesca anche il rilascio di altre sostanze che influenzano la pressione sanguigna, soprattutto l’adrenalina, che invece aumenta la pressione sanguigna.
È complicato… senza dubbio.

Le persone con sensibilità all’istamina possono far fare un gran casino ai loro medici.
Lo stesso cibo può causare diversi sintomi o nessun sintomo, da un giorno all’altro, a seconda delle circostanze.

Non è semplicemente quanta istamina si trova in un alimento.

Quali altre biogene ammine erano in quel cibo?
Hai bevuto alcolici quel giorno?
Hai preso un FANS come Aleve o un altro farmaco che può aumentare i livelli di istamina?
Che altro hai mangiato quel giorno?
Hai mangiato qualsiasi altro alimento istamino-liberatore?
Se sei una donna, a che punto sei del ciclo mensile?

Come potete vedere le cose sono davvero piuttosto complicate, ma se ci seguite da un po’ dovreste ormai essere in grado di destreggiarvi in questi argomenti, altrimenti se avete qualsiasi dubbio, chiedete nel nostro gruppo e saremo ben lieti di aiutarvi.

Vi rimandiamo al nostro precedente articolo sull’istamina per le tabelle e i consigli pratici per diminuire l’esposizione all’istamina.

Questo articolo è stato ispirato dal seguente post

http://www.diagnosisdiet.com/histamine-intolerance-science/

A cura della Dott.ssa EDE, noi abbiamo aggiunto le considerazioni che vengono dalla nostra pratica clinica.

Se siete arrivati fino a qui siete stati davvero bravi.

Ad Majora